Cosa Vedere
Il Borgo
Il Castello
L’orologio
Successivamente una ditta specializzata ha terminato il lavoro di restauro conclusosi nel 2010 e finanziato dal Comune di Pesaro. In particolare sono state elettrificate le ricariche dell’orologio, intervento che ha permesso il funzionamento quotidiano dello stesso senza la necessità di una persona che lo ricarichi a mano due o quattro volte al giorno. I pesi originali in pietra sono stati sostituiti da altri in metallo e sono stati esposti in una nicchia della sala. Le due campane situate sul piccolo campanile a vela, sovrastante il portale battono le ore e i quarti durante tutto il corso della giornata e, oltre a scandire il tempo, allietano con il loro suono il paese di Candelara. Il meccanismo è uno dei pochi nelle Marche perfettamente funzionante. Oggi Pierpaolo Diotalevi, si prende cura della manutenzione ordinaria dello stesso.
La Pieve di Santo Stefano
I due altari laterali, in passato affidati alle Confraternite, presentano la struttura uniforme neoclassica realizzata al tempo del Buresti e formano una coppia di grande significato artistico e devozionale. Sull’altare laterale di sinistra, la splendente Madonna del Rosario contesa tra Claudio Ridolfi (Verona 1570 – Corinaldo 1644) e Simone Cantarini (Pesaro 1612 – Verona 1648).
L’organo, restaurato nel 2005 e di scuola locale, è pregevole manufatto della famiglia Polinori, famosi organari in Pesaro nella prima metà del settecento. In questa chiesa inoltre si conservano sull’altar maggiore un bellissimo Crocifisso seicentesco in legno policromo, e due tele – collocate nel transetto – raffiguranti l’Immacolata Concezione, buona copia di quella del Barocci di San Francesco a Urbino e Sant’Antonio di Padova, attribuito a Giovanni Venanzi.
Da notare, sulla destra, la veduta del castello di Candelara. Queste tre opere provengono dalla diroccata chiesa-conventuale di San Francesco, entro il castello di Candelara.